I docenti IUSVE Chiusso e Girardi al World environmental education congress di Abu Dhabi

Dal 29 gennaio al 2 febbraio il prof. Cristiano Chiusso, referente dello IUSVE per la Laudato si’ Action platform e della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile e il prof. Davide Girardi, coordinatore generale della ricerca dello IUSVE, parteciperanno al World environmental education congress (weec2024.org), un meeting internazionale che affronta il tema dell’educazione al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile e che nel 2024 si tiene ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Riuniti.

In particolare il prof. Chiusso modererà una tavola rotonda, il 29 gennaio alle 14 (ora locale), dal titolo: “Ispirandosi alla Laudato Sì’: un approccio ecologico all’educazione e all’insegnamento”.

Partendo dal presupposto che la Laudato si’ di papa Francesco è anche un documento prezioso per gli operatori che lavorano nel campo educativo, la tavola rotonda sarà un’occasione per indicare un nuovo paradigma per insegnanti, formatori ed educatori partendo da queste domande che innerveranno ricerca e dibattito: come si può insegnare la sostenibilità in modo sostenibile? La didattica può essere la stessa di prima, cambiando solo i contenuti e non il metodo? In che modo il paradigma dell’ecologia integrale influisce sull’insegnamento e sull’educazione? È solo una prospettiva spirituale o anche un approccio laico, che parla al mondo dell’educazione a prescindere dalle proprie convinzioni?

I congressi del WEEC offrono esperienze significative connettendo persone provenienti da tutto il mondo per discutere, apprendere e condividere gli aggiornamenti nei programmi educativi riguardanti lo sviluppo ambientale e sostenibile. Il WEEC si tiene ogni due anni in diverse parti del mondo per diffondere e condividere le conoscenze nell’ambito della sostenibilità ambientale

Dal 2003 sono stati organizzati  11 congressi WEEC (Portogallo, Brasile, Italia, Sud Africa, Canada, Australia, Marocco, Svezia, Thailandia, Repubblica Ceca), ai quali hanno partecipato migliaia di visitatori tra i quali docenti universitari, funzionari governativi e di organizzazioni internazionali, giornalisti,  rappresentanti della politica mondiale, delle imprese e Ong.

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