Spesso si pensa che un’esperienza di mobilità internazionale sia solo una breve, anche se intensa, parentesi di studio all’estero. In realtà può rivelarsi molto di più: un’occasione per mettersi in gioco, superare i propri limiti e ampliare i propri orizzonti, come è accaduto a quattro studentesse dell’Istituto Universitario Salesiano Venezia (IUSVE), dell’Area di Psicologia, che stanno trascorrendo dallo scorso gennaio un semestre presso l’ Universidad Católica San Antonio de Murcia (UCAM), nel sud-est della Spagna, grazie al programma di mobilità internazionale dello IUSVE coordinato dalla Dott.ssa Cinzia Tieuli.
Si tratta di Elena Marchioni, Lisa Da Como, Irene Chinellato e Matilde della Torre che fino a giugno 2025 sperimenteranno uno scambio culturale e umano nella comunità autonoma di Murcia a quasi 100 chilometri dalla costa e dalla laguna litoranea salata più grande d’Europa.
«Le lezioni sono ben strutturate e offrono un approccio pratico – ha raccontato ai nostri microfoni Elena, studentessa di Scienze e tecniche psicologiche allo IUSVE – abbiamo imparato tanto: dalla gestione della vita fuori sede a un nuovo approccio all’università. Il metodo di insegnamento è piuttosto diverso rispetto allo IUSVE: all’inizio è stato necessario adattarci, ma una volta capito il funzionamento, ci siamo trovate molto bene. C’è molta interazione tra studenti, il che favorisce lo scambio e la collaborazione».
Lisa, studentessa di Psicologia clinica-dinamica presso il nostro Istituto, ha sottolineato che le lezioni hanno un’impronta estremamente pratica con lo scopo di progettare veri e propri interventi per migliorare il benessere psicologico: «C’è un corso, ad esempio, basato interamente sulla memoria: ci viene proposta una prova pratica per comprendere concretamente il funzionamento dei concetti studiati. I professori, infatti, danno molta importanza all’aspetto pratico, per verificare se stiamo davvero assimilando la teoria».
Oltre ad essere pratiche, sono molto interattive e partecipative, come ci ha spiegato Irene, che studia Scienze e tecniche psicologiche nel campus IUSVE di Mestre: «le lezioni sono molto stimolanti: quiz, giochi formativi, dialogo diretto con i docenti». Irene è rimasta colpita in particolar modo dalla relazione tra studenti e docenti: «diamo del tu ai professori e li chiamiamo per nome. Si crea un dialogo più partecipativo».
Matilde, studentessa di Scienze e tecniche psicologiche, rientrata da poco, ha sintetizzato in poche parole i progressi registrati personalmente: «vivere il campus occupava buona parte delle mie giornate: abbiamo capito davvero cosa significa essere Psicologhe».
Non sono mancate per queste quattro ragazze le sfide, anzi, le difficoltà sono state molteplici ma superabili come ci ha confermato Lisa: «Sarò sincera, i primi tempi sono stati complicati. Ma una volta entrata nella nuova routine, ho capito quanto questa esperienza mi stesse facendo crescere. Ho imparato ad adattarmi, ad accogliere le differenze e ad apprezzare ogni piccolo passo avanti».
Per tutte e quattro le studentesse, questa è stata un’esperienza trasformativa, ulteriormente arricchita dalle relazioni personali e sfumature culturali con le quali hanno interagito.
Alessia Fattorel per #CubeLive