Violenza invisibile e responsabilità educativa: la voce dello IUSVE al centro del dibattito

Lo scorso 16 maggio, presso la Sala Seminariale del Centro Culturale Candiani di Mestre, si è svolto il convegno “La sofferenza invisibile. Le molte facce della violenza”, un’importante occasione di riflessione e confronto dedicata a forme di violenza spesso trascurate, con particolare attenzione alla tutela dei più piccoli.

All’evento ha partecipato il direttore dello IUSVE, don Nicola Giacopini, insieme ad alcuni studenti, oltre a rappresentanti istituzionali e professionisti del settore psicoeducativo e sociale.

Dopo i saluti istituzionali di Fabio Raschillà, Presidente del Lions Club Mestre Host, Simone Venturini, assessore alla Coesione Sociale del Comune di Venezia, e Roberto Scarpa, presidente della Casa Famiglia Pio X, il convegno ha preso avvio sotto la guida di Paola Scalari, psicosocioanalista e co-autrice del libro “Mal d’amore”, che ha introdotto e coordinato il dialogo intitolato “Uno sguardo al mondo in cui viviamo: osserviamo, ascoltiamo, capiamo”.
In questo contesto si sono susseguiti gli interventi di giovani professionisti – psicologi e pedagogisti vincitori del Premio di Laurea “Francesco Berto” 2023-2024 promosso dallo IUSVE – quali Carlotta Chinaglia, Samuele Alberton, Giulia Galesso, Ilaria Ferracin e Izabella Kartchner.

«È il conflitto fraterno che va accettato – ha spiegato Samuele, che ha approfondito il ruolo delle dinamiche familiari, basandosi sulla sua tesi di laurea. – in quanto se gestito correttamente può essere arma di sviluppo nella fratria. Il conflitto violento invece è estremamente negativo. Infatti esperienze che si vivono nella giovinezza tra fratelli definiscono i loro futuri legami familiari e sociali, oltre che lo sviluppo dell’identità e personalità dei soggetti».

Il dibattito è stato arricchito dall’intervento di Paola Fattor, assistente sociale presso l’Istituto Casa Famiglia San Pio X, che ha fornito un’analisi critica e una sintesi degli spunti emersi.

Successivamente, si è dato spazio agli approfondimenti tematici raccolti sotto il titolo “Dall’invisibile al visibile: un impegno collettivo per dare nomi alla violenza verso i bambini”.

Sono intervenuti:

  • Marcella de Pra, assistente sociale specialista e co-curatrice del libro Ridisegnare la bussola educativa, sul tema della violenza assistita;
  • Maria Elisa Antonioli, psicoterapeuta e co-autrice del libro Vedo, ascolto, parlo… ti aiuto, per parlare di violenza fisica;
  • ⁠Giuseppe De Robertis, assistente sociale specialista e coordinatore del Tavolo tecnico multidisciplinare specialistico su abuso, maltrattamento infantile e violenza di genere, con un intervento dedicato agli orfani speciali, vittime di femminicidio.

L’incontro si è concluso con un dibattito aperto al pubblico e la consegna delle targhe del Premio di Laurea “Francesco Berto”, un riconoscimento dedicato ai giovani professionisti impegnati nella costruzione di una società più sensibile, empatica e giusta.

Margherita Miola per #Cubelive

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