“Next Stop: Adulti” costruire percorsi di vita indipendente per le persone con disabilità

All’inizio del mese di dicembre, presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), si è tenuto con ampia partecipazione di persone il convegno “Next Stop: Adulti. Raccontar(si) percorsi di vita indipendente”, un momento di confronto e riflessione dedicato ai processi di transizione alla vita adulta delle persone con disabilità.

È nato come luogo di dialogo tra il mondo accademico, quello della collaborazione sociale e i servizi educativi, per mettere in discussione come si possa rendere l’età adulta un’esperienza vissuta di partecipazione, cittadinanza e autonomia. Al centro di questa conferenza è stato posto il tema del “progetto di vita”, che a sua volta è sia un progetto personale sia un percorso condiviso tra famiglie, professionisti, comunità e istituzioni, in linea con le recenti innovazioni introdotte tramite il PNRR.

“Next Stop” ha promosso il miglioramento dei percorsi di autonomia personale attraverso testimonianze, storie ed esperienze dirette. L’obiettivo è stato quello di esprimere concretamente la corresponsabilità educativa e implementare modelli di governance inclusivi, capaci di accompagnare le persone con disabilità nei momenti decisivi del loro percorso di crescita.

La docente universitaria Mabel Giraldo, ricercatrice e professoressa di Pedagogia speciale presso l’Università di Bergamo, ha proposto in questo contesto una riflessione sulla prospettiva educativa e sugli strumenti formativi che permetteranno un percorso inclusivo nella vita adulta: «si è trattato di un evento utile – ha dichiarato a margine del convegno – a favorire l’analisi, attraverso discussioni e confronti con il dibattito internazionale, sulla transizione all’età adulta e sulla progettazione dell’ambiente di vita indipendente per persone disabili. Ho sottolineato la necessità del processo di transizione di una visione pedagogica che riesca a combinare autodeterminazione, interdipendenza e la qualità dell’ambiente. Desidero esprimere anche un ringraziamento speciale al professore commiato per aver creato uno spazio per una discussione rigorosa e costruttiva su questioni che oggi sono decisive per la ricerca e i servizi».

Rivolto a studenti, studiosi e operatori sociali, il convegno “Next Stop: Adulti” si è rivelato un’occasione preziosa per intrecciare saperi interdisciplinari, esperienze concrete e riflessioni teoriche, contribuendo a costruire nuove visioni e pratiche per una vita adulta realmente accessibile, autonoma e partecipata.

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