Presentazione della mostra Conflitto. Le inquietudini dell’anima, fotografie di Gaetano De Faveri

  • 3 Novembre 2025 5:30 pm
  • Biblioteca Iusve

Destinatari: docenti e studenti Iusve, ospiti esterni

Attingendo alla realtà per distaccarsene, il fotografo la fissa in immagini che hanno una forza espressiva e perfino una matericità molto più potenti dell’originale. È il caso di questa serie di fotografie intitolata “Conflitto. L’inquietudine dell’anima”. Il riferimento alla drammatica attualità delle guerre che in questo momento attraversano il mondo è scontato, anche se il nucleo originario di alcune delle rielaborazioni di Gaetano De Faveri risale alla guerra in Bosnia-Erzegovina (1992-1995). A dire che la storia non insegna ad evitare che si ripetano le nefandezze del passato, ma che l’essere umano è inopinatamente e ostinatamente recidivo, «altrettanto idoneo all’antropofagia quanto alla critica della ragione pura», come scriveva Robert Musil. Purtroppo, oggi la ragione pura non assolve il proprio compito, vittima di una ragione empirica dedita a tessere strategie di potere al quale è funzionale la morte. L’umano, anzi l’in-umano, diventa allora dis-umano: il male, che è nella natura umana, finisce col negare ogni barlume di bene. Così è dei lampi di luce delle immagini di De Faveri, che non illuminano, ma vengono inghiottiti dal nero catrame di una materia melmosa in cui sparisce la debole traccia dell’umano, lacerato, ferito, spappolato. È una traccia, per quanto mutila, che richiama l’umanità più perfetta, quella della rappresentazione scultorea rinascimentale e neoclassica, delle grandi opere dell’intelletto (dalla Presentazione di Michele Marchetto).

Intervengono
Gaetano De Faveri, fotografo
Lorenzo Biagi, Iusve
Michele Marchetto, Iusve
Arianna Novaga, Iusve

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