La comunità di Conegliano ha celebrato la conclusione del progetto “Comunità che educano, comunità che crescono”, un’iniziativa triennale che ha unito enti, famiglie e giovani per affrontare le sfide dell’educazione digitale e dell’inclusione sociale. L’evento finale si è tenuto il 18 settembre presso l’Oasi Santa Chiara di Conegliano, alla presenza di tutti i partner e i partecipanti che hanno contribuito alla creazione dei Patti Educativi di Comunità.
L’evento si è aperto con i saluti e i ringraziamenti di Gianbruno Panizzutti, Assessore all’Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Conegliano, mentre Carlo Donadel, vicepresidente di “Insieme Si Può”, ha tracciato l’impegno in prospettiva del prossimo triennio: “Firmiamo insieme con responsabilità, l’abbiamo già fatto anche simbolicamente insomma i Patti Educativi perché è firmare sulla crescita delle cose migliori che i nostri giovani hanno e che le nostre comunità hanno”.
Il progetto, promosso dalla Fondazione “Con i Bambini”, con la cooperativa sociale “Insieme Si Può” come soggetto responsabile, è partito da una fase di ascolto attivo. Loredana Crestoni di IUSVE ha sottolineato l’importanza di questa attività: “L’ascolto attivo del territorio ha costituito l’attività zero del progetto. L’obiettivo era quello di raccogliere bisogni e prospettive dai principali attori di riferimento, sia adulti che ragazzi, e realizzare una lettura condivisa. Da questo punto di vista, l’intero percorso progettuale, è stato proposto con modalità inclusive, coinvolgenti e, soprattutto, dialoganti. ‘Ascoltare i nostri pensieri’ è la richiesta verso gli adulti di uno dei 190 studenti, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, che chiede la comprensione dei bisogni dei giovani, anche se non sempre sono in grado di esprimerli con chiarezza”.
Da questi dati, sono stati creati laboratori di co-progettazione, che hanno coinvolto attivamente docenti, genitori, educatori e giovani nella stesura di Piani d’azione. Paola Ottolini di IUSVE ha definito questo processo il cuore dell’iniziativa: “I laboratori di comunità e la fase di co-progettazione hanno costituito il nucleo fondativo del progetto in quanto hanno attivato adulti significativi e giovani, uniti nella ricerca di proposte operative capaci di rispondere ai bisogni emersi nella fase di ascolto; questo processo condiviso ha fatto riscoprire a tutti gli attori il bello di essere e sentirsi parte di una comunità educante, che condivide responsabilità e traguardi per il bene comune”.
Il risultato di questo percorso partecipato sono i due Patti Educativi di Comunità: uno dedicato al digitale e uno all’inclusione. Questi patti rappresentano l’impegno della comunità di Conegliano a costruire una visione educativa collettiva e a lungo termine. L’iniziativa mira a sostenere la crescita di bambini e ragazzi offrendo opportunità educative accessibili a tutti e a incrementare il protagonismo dei giovani.
“In questi ultimi 30 mesi – ha concluso Serena Cesca, responsabile di progetto della cooperativa sociale “Insieme Si Può”, evidenziando i risultati raggiunti – abbiamo visto crescere legami, alleanze e nuove consapevolezze. Abbiamo rafforzato le relazioni esistenti tra i partner ma soprattutto abbiamo incontrato nuovi interlocutori significativi che oggi sono parte integrante della rete. Il prossimo passo sarà il perfezionamento del Manifesto dei Patti Educativi per il triennio 2025-2028. La co-progettazione intergenerazionale ha dato pari dignità alle voci di tutti: minori, adulti, educatori, istituzioni e famiglie. Conegliano si conferma così un laboratorio attivo di cittadinanza educativa”.